Mi è sempre interessata la politica
estera, perché credo che sia guardando a ciò che succede nel resto
del mondo che possiamo poi meglio valutare ciò che succede da noi.
Il Movimento 5 stelle è stato molto
avaro di prese di posizioni in politica estera durante la campagna
elettorale, e così pure lo è stato il duo Grillo-Casaleggio. Parlo
del duo Grillo-Casaleggio perché il primo ha dichiarato a proposito
del secondo: “io parlo, lui scrive”.
A forza di cercare però, ho finito col
trovare un articolo apparso sul Corriere della sera
del giugno 2012
(http://www.corriere.it/politica/12_giugno_25/dal-mossad-all-iran-grillo-battistini_1bdbada6-be8b-11e1-8494-460da67b523f.shtml).
L'articolo parla di un'intervista di Grillo a un non meglio
identificato quotidiano israeliano.
A
proposito della situazione siriana, Grillo avrebbe dichiarato: “Ci
sono cose che non possiamo capire. Non sappiamo se sia una vera
guerra civile o si tratti d'agenti infiltrati nel Paese”.
Probabilmente ciò farà molto piacere alle vedove, ai fratelli e
sorelle, nonché agli orfani delle migliaia di oppositori massacrati
dal regime di Bashar al-Assad.
A
proposito dell'Iran, “Un giorno ho visto impiccare una
persona, su una piazza di Isfahan. Ero lì. Mi son chiesto: cos'è
questa barbarie? Ma poi ho pensato agli Usa. Anche loro hanno la pena
di morte: hanno messo uno a dieta, prima d'ucciderlo, perché la
testa non si staccasse. E allora: che cos'è più barbaro?”
L'unica forma di esecuzione capitale che potrebbe giustificare il
fatto di far dimagrire un detenuto perché non gli si stacchi la
testa dal corpo è l'impiccagione. L'unico Stato americano nel quale
la pena di morte è ancora applicabile per impiccagione è il New
Hampshire, dove l'ultima esecuzione ha avuto luogo nel 1939 (Howard
Long, condannato per omicidio e stupro). Nell'anno precedente alla
dichiarazione di Grillo, il 2011, negli Stati Uniti furono
giustiziate 43 persone su 310 milioni di abitanti, in Iran 360 su 75
milioni di abitanti. Negli Stati Uniti la pena capitale è ancora in
vigore in 28 Stati su 50. Meno di due mesi fa Alireza Mafiha, 23
anni, e Mohammad Ali Sarvari, 20 anni, sono stati impiccati sulla
pubblica piazza (un parco cittadino) a Tehran. Effettivamente viene
da domandarsi cosa sia più barbaro.
Sempre
a proposito dell'Iran: “Mia moglie è iraniana. Ho
scoperto che la donna, in Iran, è al centro della famiglia. Le
nostre paure nascono da cose che non conosciamo”.
Sarà che la donna è al centro della famiglia iraniana, però,
siccome Grillo non è il solo ad essere andato in Iran, posso
affermare che: 1) in Iran le donne sono obbligate a vestirsi
“modestamente” in pubblico: se espongono più del viso e delle
mani, sono passibili di una pena di 70 frustate; 2) le donne non
possono diventare giudici; 3) sulle spiagge e in tutti gli sport vige
la segregazione sessuale: uomini da una parte, donne dall'altra; 4)
l'età legale minima del matrimonio per le donne è di 13 anni; 5) un
futuro marito può, ma solo se lo vuole, firmare un contratto
pre-nuziale nel quale si impegan a restare monogamo; 6) un uomo e una
donna non hanno diritto di tenersi per mano, né di stringersi la
mano per salutarsi in un luogo pubblico; 7) nel 2008 il governo
interruppe la pubblicazione della rivista indipendente Zanan,
rivista che difendeva i diritti delle donne, perché costituiva ”una
minaccia per la sicurezza psicologica della società”. E mi fermo
qui peché la lista potrebbe essere molto più lunga.
Sempre
a proposito dell'Iran: “L'economia lì va bene, le
persone lavorano. È come il Sudamerica: prima si stava molto peggio.
Ho un cugino che costruisce autostrade in Iran. E mi dice che non
sono per nulla preoccupati”.
Secondo un articolo dell'agenzia Reuters del settembre 2012
(http://www.reuters.com/article/2012/09/19/us-iran-unemployment-idUSBRE88I0TA20120919),
l'inflazione in Iran era del 25% e il rial,
la moneta locale, aveva perso il del 50% del suo valore in un anno.
Secondo il governo iraniano, citato nello stesso articolo, il tasso
di disoccupazione nel trimestre marzo-giugno 2012 era ufficialmente
del 12,9%. Secondo il Bollettino Economico pubblicato da Bankitalia
lo scorso gennaio, la disoccupazione in Italia aumenterà nel 2014,
raggiungendo il 12%.
Sulla
volontà, più volte espressa da Mahmud
Ahmadinejad, di
distruggere Israele: “Cambierà idea. Non penso lo voglia
davvero: lo dice e basta. Del resto, anche quando uscivano i discorsi
di Bin Laden, mio suocero iraniano m'ha spiegato che le traduzioni
non erano esatte...”. Beh, se
uno lo dice e basta e se per l'altro è solo un problema di
traduzione, allora possiamo stare tranquilli...
Sullo
Stato d'Israele: “Tutto quel che in Europa sappiamo su
Israele e Palestina, è filtrato da un'agenzia internazionale che si
chiama Memri. E dietro Memri c'è un ex agente del Mossad. Ho le
prove”.
Se senti un odore
insopportabile, stai tranquillo: non sei tu che hai fatto una
puzzetta, è quello che hai appena letto.