domenica 31 luglio 2011

Di una maglietta

kit di personalizzazione magliette

Sono a Sassari. Dovendo comprarmi un costume da bagno, vado al negozio Decathlon. Costume, 5€. Very good.
Mi compro anche una maglietta, sempre a 5€. Porto la maglietta vicino all'ingresso, là dove c'è la macchinetta che mette le scritte sulle magliette.
Prima di me c'è una madre con bimba. Sulla maglietta nera, la bimba vuole farsi scrivere SARDINIA, in rosa. Cerco di non esprimere nessuna opinione, nemmeno con lo sguardo.
Agguanto un Post-it e ci scribacchio sopra la mia scritta. Mentre aspetto e mentre il primo commesso continua ad occuparsi della SARDINIA girl, arriva un secondo commesso. Gli faccio vedere il mio Post-it e la cosa sembra suscitare in lui perplessità e dubbi. Mi dice “ma verrà scritto piccolissimo”. Gli faccio notare che la mia scritta è su cinque righe. “Ah, cinque righe...”. Si volta verso il collega e gli chiede se “si può”.
Il collega, che si rivela essere il senior specialist delle scritte sulle magliette, dice “ohhh”, un po' come se gli fosse comparso davanti Darth Vador vestito da Spiderman. Poi si riprende rapidamente e, con aria estremamente professionale, dice “ma le costerà un bel po”.
Come, mi costerà un bel po'..., dico io, ma non sono 6€ a scritta?”.
Piccola precisione: nel bel mezzo del negozio c'è appesa una maglietta verdolina con su scritto TI AMO! / Mettete qui / la vostra scritta / 6€ (o qualcosa del genere).
Il commesso replica: “No, sono 6€ a riga”.
Ma sulla maglietta laggiù c'è scritto che la scritta costa 6€”.
Beh, non potevamo mettere che la riga costa 6€, sennò la gente magari pensava che sulle magliette mettevamo solo delle righe, invece che delle scritte”.
A questo punto un improvviso silenzio cala sul mondo, l'universo si ferma, attonito, e io vado in apnea. Poi l'arcangelo Grabiele suona il campanello di fine del time out e tutto torna normale.
Dico: “Scusa, dieci giorni fa ero nel vostro negozio di Colle di Val d'Elsa e mi sono fatto fare la maglietta che ho addosso. Come vedi, sono due righe, che ho pagato 6€, non 12”.
Eh, sarà stata una scelta loro...”.
Approfitto di questa nuova interruzione del funzionamento del cosmo per informarti, oh allibito lettore, del contenuto della scritta che portavo in quell'istante sul mio virile petto in caratteri verdi su fondo rosso scuretto: TUTTA COLPA / DEL '68.
Risquilla il campanello e non posso non esprimere un dubbio:
Come... Una scelta loro?...”
Beh, sì... E poi noi, sa, siamo specializzati in scritte sportive, mettiamo i nomi e i numeri sulle maglie”.
Ma, scusa, dico io continuando a dar del tu al giovincello approfittando vigliaccamente della mia barba grigia e della mia oscena calvizie, ma se sulla maglietta che esponete c'è scritto TI AMO! Non mi sembra una scritta molto sportiva...”
...” (I tre punti traducono un silenzio stupito del mio interlocutore).
E poi, scusa, lo incalzo spudoratamente, per un nome e un numero belli grossi su una maglia ci vogliono una quarantina di centimetri di quei rotoli colorati coi quali fate le scritte. Le mie cinque righe, nel loro insieme, saranno più piccole”.
"..." (In questo caso i tre punti traducono un momento di riflessione del senior specialist). Tornato in sé, riprende:
Sì, ma il materiale conta poco. Quello che conta sono le lettere come le O e le A dalle quali poi uno deve tirare via a mano le parti che vanno svuotate”.
Effettivamente (lo specifico per chi non avesse familiarità col delicato processo dell'incollamento di una scritta su una maglietta) le cose stanno così: lo specialista delle scritte compone la scritta su un computer; il computer è collegato a una stampante; nella stampante viene inserito un rotolo colorato; la stampante, invece di stampare, ritaglia le lettere, lasciandole però incollate su un supporto di plastica; lo specialista taglia il pezzo di rotolo stampato e deve poi, a mano, togliere le parti inutili, ovvero tutto ciò che sta intorno alle lettere, più gli interni delle O, A, P, R, ecc., prima di fissare la scritta così ripulita mediante un'incollatrice a caldo.
Ma allora il prezzo varia a seconda del numero di lettere da svuotare?”
“…” (In questo caso i tre punti traducono un apparente imbarazzo).
Ma allora, riprendo io, implacabile, una scritta di cinque righe tipo MELE O CILIEGE? / CILIEGE O MELE? / MELE! / MELE! / MELE!, che contiene solo due O, dovrebbe costare meno di una scritta di una sola riga tipo OOOOOOOOOOOOOH!”.
No, è che dipende se uno ha molto da fare... Non abbiamo sempre tempo per fare quel lavoro lì...”
Cioè, puntualizzo io sempre più lanciato, il prezzo varia a seconda dei giorni?”
Beh, è così”.
Beh, è così, giuro! 
Definitivamente sconfitto da questa logica imparabile, mi avvio a testa bassa verso lo scaffale dove avevo preso la maglietta e la ripongo silenziosamente al suo posto. Poi mi dirigo verso le casse per pagare il mio costume da bagno.
Tornato a casa, scrivo tutto questo a Decatlon.it. Tre giorni dopo sono sempre in attesa di una risposta.
Ah, dimenticavo: la scritta che volevo farmi incollare era: PAESI IMMAGINARI / l'Isola che non c'è / Lilliput / Oz / Padania.

P.S. Messaggio personale per una mia fedele lettrice: Silvia, avevo anche preso una canottiera per te. Mi spiace...