sabato 13 novembre 2010

Masi, sei grande!

 Un grande

Sono in molti oggi a dirsi che Mauro Masi, direttore generale della RAI, è proprio un bamba, un sifolott' de menta, un pistola Amedeo dell'Alfa Romeo, un mentecatto, uno che dovrebbe andare a vendere frigoriferi agli esquimesi o caloriferi ai togolesi, un allocco, un gonzo, un babbeo, un'oca. Se uno aveva dei dubbi sul fatto di guardare la prossima trasmissione di Fazio e Saviano adesso come fa? Non può mica non guardarla.
Sono in molti a chiedersi come uno possa darsi la zappa sui piedi con tanta goduria come lo fa il Masi. Ve l'immaginate una campagna pubblicitaria più efficace e più a buon mercato di questa? Come si fa a essere tanto sprovveduti? Ma è mai possibile?

No, per l'appunto, non è possibile. In realtà le cose non stanno così. In realtà Masi è un anti-berlusconiano convinto. È uno così intelligente che da anni fa credere a tutti (Amato leader compreso) di essere berlusconiano e poi al momento opportuno, zac!, ti tira fuori un'idea di marketing così geniale da far salire l'audience di Vieni via con me a livello di un'Italia-Brasile. Se ci pensate bene è evidente: il buon Masi adora Fazio e Saviano, li venera, li vuole, li ama. Per questo fa di tutto per aiutarli, perché, siccome loro sembrano anti-berlusconiani, lui, facendosi passare per berlusconiano, zac!, fa capire a tutti quanto i berlusconiani siano stupidi. Grande Masi! Sei il mio nuovo idolo. Quando penso agli anni che hai dovuto soffrire per infiltrarti subdolamente, giorno dopo giorno, nelle file nemiche; quando penso alle umiliazioni e ai lazzi che hai dovuto subire; quando penso alle rinunce e ai sacrifici che un misero stipendio non ha alleviato; quando penso a tutto questo non posso che provare per te un immenso rispetto. Sei lo 007 dell'audiovisivo, l'Oleg Gordievskij della RAI, il Mata Hari del piccolo schermo, il Cicero di Viale Mazzini.
Come disse Robert Schumann dopo la prima volta che ascoltò Chopin in concerto: Signori, giù il cappello, ecco un genio!