venerdì 26 novembre 2010

Di cose importanti


Basta parlare di quello là! Basta. Occupiamoci di cose serie.

Ho fatto un giretto su internet e ho pescato una serie di informazioni che ho voglia di darvi così, in disordine. Sono cosette da tirar fuori nel corso di una cena al momento in cui c'è un silenzio e che fanno dire a tutti “ma come fai a sapere questa cosa?”.

Se uno ha detto che sabato ha ricevuto una lettera, informatelo che le poste canadesi hanno smesso di distribuire posta il sabato dal 1° febbraio 1969.
Se uno propone una partita a carte fategli notare che il re di cuori è l'unico senza baffi.
Se uno chiede che ore sono ditegli che nei casinò di Las Vegas non ci sono orologi.
Se uno parla di pittura, ricordategli che la Gioconda ha le sopracciglia depilate.
Se una è incinta di un maschio e esita tra chiamarlo Luca o Alfonso, accennate al fatto che il nome più diffuso al mondo è Mohammed.
Al momento di pagare il conto in pizzeria ricordate che fino all'800 in Siberia si poteva pagare con blocchetti di sale.
Se qualcuno cita un premio Nobel, fate notare che sul retro della medaglia del premio ci sono tre uomini nudi che si tengono per le spalle (con la s).
Se uno deve partire l'indomani in aereo per l'America, informatelo che un Boeing 747 può contenere 216.847,31 litri di carburante.
Se uno parla di musica classica, buttate lì che in un violino ci sono 70 diversi pezzi di legno.
Se uno accende un fiammifero, ricordategli che quando c'è un incendio in una foresta il fuoco si sposta più rapidamente verso la cima delle colline che verso il basso.
Se uno parla di un articolo di giornale, spiegate che più della metà dei giornali del mondo sono pubblicati negli USA e in Canada.
Se qualcuno dice qualcosa sul codice a barre, ricordate che il primo prodotto del quale fu letto il codice a barre fu un chewing-gum Wrigley's, il 26 giugno 1974 in un supermercato di Troy, Ohio.
Se uno parla di un film horror, chiedetegli se sa cos'è la tafofobia (la paura di essere sepolti vivi).
Se uno dice “beh, è ora di andare”, rammentategli che la clinofobia è la paura di andare a letto e addormentarsi.
Se uno ammette di non saper nuotare, umiliatelo spiegandogli che i porcospini galleggiano.
Se c'è un inglese o un americano a tavola, dite “the quick brown fox jumps over a lazy dog” sperando che lui non sappia che quella frase contiene tutte le lettere dell'alfabeto.
Se invece c'è uno di Pavia, ditegli “qualche notizia pavese mi fa sbadigliare”, che è la stessa cosa, ma in italiano.
Se vi servono del pollo, non esitate a stupirvi del fatto che il più lungo volo di gallina mai registrato è durato 13 secondi.
Se qualcuno dice di aver visto l'ultima punata di C.S.I., è il momento giusto per spiegare che la pipì di gatto brilla sotto la luce blu.
Se qualcuno deve andare dal dentista, ricordate che fu un dentista ad inventare la sedia elettrica.
Se fuori c'è vento, spiegate che i cammelli hanno tre palpebre per proteggersi gli occhi dai venti di sabbia.
Se uno dei presenti ama la musica country, ricordate che prima del 1796 il Tennessee si chiamava Franklin.
Se uno è ingessato, ditegli che alla nascita aveva 300 ossa, ma che da adulto gliene sono rimaste solo 206.
Se cenate con un cardiologo, accennate al fatto che sapete benissimo che il ritmo cardiaco normale è di 72 battiti al minuto, ma aggiungete soprattutto che questo vuol dire 4.320 all'ora, 103.600 al giorno, 725.200 a settimana e magari anche 37.739.520 all'anno.
Se uno parla di invecchiamento, ricordategli che con l'età i neuroni cerebrali diminuiscono.
Accidenti, avevo detto che non volevo parlare di Lui e ci sono ricascato...