lunedì 3 febbraio 2014

Un patetico pirla

Claudio Messora

"Cara Laura, volevo tranquillizzarti. Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori, ...tu non corri nessun rischio!"
Questo scriveva ieri sera in un ispirato tweet Claudio Messora, responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle al Senato. La Laura in questione non è ovviamente quella i cui capei d'oro erano a l'aura sparsi, così come Claudio Messora non è Francesco Petrarca. Per sincerarsene basta vedere quell'imperfetto del congiuntivo seguito da un presente dell'indicativo (fossimo / non corri) per constatare che Messora sta alla lingua italiana come Povia al teorema d'incompletezza di Gödel.
È di Laura Boldrini che qui si tratta, la Presidente della Camera dei Deputati, terza carica della Repubblica. Ma esaminiamo più da vicino il tweet.
Prima di tutto in quel "Cara Laura, volevo tranquillizzarti" ciò che salta all'occhio è che Messora e Boldrini si danno del tu. Magari la Presidente della Camera non lo sapeva, ma i due si danno del tu. A dire il vero, magari del tu lei non glielo darebbe, ma lui, il "cittadino" Messora, impavidamente non esita, forse ispirato da quel dare del tu che già altri "cittadini", ovvero i citoyens della Rivoluzione Francese, usavano sistematicamente nei confronti di quelli che poi mandavano alla ghigliottina. Quelli sì che erano tempi gloriosi! Quelli sì che seppero sbarazzarsi di tutta una casta, quella dei nobili, in maniera drastica!
Andiamo avanti: "Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori". È il "noi del blog di Grillo" che fa specie. Non "noi del Movimento 5 Stelle", no: "noi del blog di Grillo". Come dire: ciò che ci identifica, ciò in cui ci riconosciamo non è un'ideologia, un'aspirazione, un progetto, un'utopia, ma è un blog, sono le parole del Capo. Il blog non appare qui come un luogo di discussione o di scambio di opinioni, ma come il Libro per antonomasia, quella Bibbia nella quale i credenti si riconoscono come "popolo di Dio", proprio perché quella Bibbia è "parola di Dio". "Non avrai altro Dio all'infuori di me", dice Dio a Mosé sul Monte Sinai, e lo stesso fa Beppe Grillo, giuridicamente proprietario del "non-partito" M5S, dal quale ha l'autorità di espellere chiunque non sia d'accordo con lui. "Noi del blog di Grillo" è molto diverso da noi conservatori, noi progressisti, noi di sinistra o noi di destra, anche perché il blog è in perpetua evoluzione e "noi del blog" ne seguiamo e seguiremo sempre le direttive perché Lui non sbaglia mai. Ave Cæsar!
Comunque sia, "cara Laura, [...] tu non corri nessun rischio!" Perché? Beh, ciò che qui è sottinteso è evidente: sei una racchia, una che neanche uno stupratore la vorrebbe. Gli stupratori, è noto, vogliono solo le bonazze, quelle che sanno mettersi in valore, quelle che provocano, quelle che magari poi si lamentano, però se vengono stuprate è anche colpa loro, visto che provocano. Sai com'è, cara Laura, mica è colpa nostra se siamo uomini: quelle, lo stupro se lo vanno a cercare, è ovvio. Certo, noi non siamo stupratori, ma se lo fossimo... No, stai tranquilla.

Rileggo il tweet e mi viene una specie di reflusso gastroesofageo misto a una crisi di diarrea acuta. Mentre il corpo mi sembra volersi svuotare, l'animo mi rischia l'annegamento in un oceano di squallore. Le narici mi si contraggono davanti a tanto insopportabile fetore e i polmoni mi diventano di marmo nel rifiuto di respirare un'aria tanto inquinata. Vomito, defeco e soffoco in un solo spasmo. Già mi si presenta davanti l'ingresso del Grande Tunnel. Già il vecchio Caronte mi tende la mano per aiutarmi a salire in barca.
Ma poi succede una cosa strana. Mi metto a ridere. Rido fino a piangere dal ridere. Caronte si allontana, deluso. La minaccia gastrica sparisce, lo sfintere si calma, respiro di nuovo. Ragiono di nuovo.
Messora, sei solo un patetico pirla. Non cadrò nella tua trappola. Non mi abbasserò a lasciarmi scalfire dalle tue marce involuzioni mentali. Se sei tanto abbietto e spregevole, peggio per te.
Ma vai a giocare a biglie sull'autosrada!