Il Quartetto Cetra
Se hai
meno di 60 anni non sono sicuro che i nomi di Felice Chiusano, Tata
Giacobetti, Virgilio Savona e Lucia Mannucci ti dicano qualcosa. Ma
non importa: se vuoi scoprire o riscoprire dei capolavori della
Televisione italiana, continua a leggere.
Quei nomi
erano quelli dei componenti del Quartetto Cetra, che in casa mia,
come in molte altre, era una specie di mito. Wikipedia mi informa che
il quartetto fu formato a Roma nel 1940, debuttando al Teatro Valle
con la canzone Bambina dall'abito blu.
In questa sua prima versione però il quartetto era composto da
quattro uomini, dei quali solo Tata Giacobetti sarebbe rimasto
nella formazione definitiva, che nacque nel '47.
Uno
dei primi successi del gruppo fu l'indimenticabile Oggi ho
visto un leon, ascoltabile qui.
Ma
la canzone che fece dei Cetra delle vere star fu Nella vecchia fattoria.
Nel
1961 la RAI lanciò il programma Studio uno,
la cui sigla iniziale, Da-da-un-pa
era cantata dalle Gemelle Kessler. Da notare che le due teutoniche
fanciulle cantavano nascondendo le gambe sotto dei casti collant neri
che erano stati loro imposti dalla censura, come si può vedere qui.
Il
Quartetto Cetra fece varie apparizioni in quella prima edizione, ma
occupò un posto in più importante nella seguente ('62/'63), con una
serie di mini riduzioni televisivi di grandi testi, della
durata di un quarto d'ora circa. La sigla delle riduzioni era sempre
basata su una stessa canzone, Cinema, che passione!,
con il testo che cambiava però ogni settimana. Ecco per esempio
quello per Robin Hood:
Cinema,
cinema, che passione!
Se in
pieno Medio Evo è ambientato un bel filmone
Mi
piacciono gli arcieri, i re delle crociate
Gli
storici manieri, le spade sguainate
Mi
piacciono le lotte per il trono d'Inghilterra
Le
ricchezze favolose, le foreste misteriose
E le
gesta di Robin Hood.
Visto
il successo di quelle stravaganti parodie, l'anno successivo la RAI
chiese ai magnifici quattro di lavorare a otto trasmissioni di un'ora
abbondante. Così nacquero Il conte di Montecristo, Il fornaretto di Venezia, I tre moschettieri, Il Dr. Jekill e Mr. Hyde, La storia diRossella O'Hara, La primula rossa, Al Grand Hotel
e Odissea, che potrai goderti una
per una cliccando sui titoli.
Le
trasmissioni portavano il titolo generico di Biblioteca di
Studio uno e anche qui non
resisto alla tentazione di riportare il testo della sigla:
Vieni
vicino, dammi la mano, siediti accanto a me
Non
usciremo, ma passeremo tutta la sera insiem'
Se un
libro sfoglierem', che sogni noi farem'!
Vieni
qui e insiem' leggiamo.
Come
per gioco, a poco a poco noi ci trasformerem'
E
piano piano forse lontano noi ci ritroverem'
Un
sogno sembrerà, purtroppo volerà
Vieni
qui e insiem' leggiamo.
Lo strano in tutto ciò, direi il gradevolmente strano, è venuto
fuori stamattina. Dando un'occhiata a Facebook ho visto che un'amica
canadese mi proponeva un link verso un discorso di Angela Davis.
Anche qui forse se hai meno di 60 anni una piccola spiegazione è
necessaria. La Davis era una militante comunista nata a Birmingham,
Alabama, cioè a dire in un posto dove le persone di colore come lei
non avevano diritto di sedersi sulle stesse panchine dei bianchi, di
andare negli stessi locali, di fare la pipì negli stessi gabinetti
pubblici, ecc. ecc. Aveva frequentato varie università, tra le quali
quella di Francoforte e la Sorbona, finendo col diventare assitente
all'UCLA (University of California, Los Angeles). Nel 1970 fu
accusata di terrorismo dall'FBI. Arrestata in ottobre, passò due
anni in prigione, ma il suo arresto provocò un'ondata di proteste
non solo in America, ma anche in Europa. Alla fine, la Davis vinse il
suo processo con formula piena.
Mentre era ancora in prigione, i Rolling Stones le dedicarono la
canzone Sweet Black Angel, mentre John Lennon e Yoko Ono
scrissero per lei Angela.
Ora,
mi dirai tu, a prima vista Angela Davis e il Quartetto Cetra hanno
tante ragioni di apparire in uno stesso post quante ne avrebbero
Madre Teresa e i Sex Pistols. Ma ti sbaglieresti, ed è proprio
quello che ho scoperto stamattina. Figurati che il primo gruppo
musicale che scrisse una canzone dedicata ad Angela Davis fu proprio
il Quartetto Cetra, che la cantò in diretta nella trasmissione
Stasera sì del 7
novembre '71. Non ci speravo, ma ho trovato la registrazione, che
puoi ascoltare qui.
Da oggi il
Quartetto Cetra mi è ancora più simpatico di prima.
Angela Davis negli anni '70