domenica 10 ottobre 2010

Un dramma palindromo

L'altro giorno in macchina l'occhio mi è andato alla data indicata sul cruscotto. Era il primo ottobre. Naturalmente l'indicazione che avevo sotto gli occhi non era “primo ottobre”, ma 01/10/10.
Toh, mi sono detto, è quasi un palindromo. Quasi, ahimé.
Un palindromo è ovviamente una parola che si può leggere indifferentemente da sinistra a destra e da destra a sinistra, come aia, afa, o come ingegni, o addirittura come allottola, voce del verbo allottare, cioè “mettere al lotto”.
Ma palindromo può essere un numero: 151, 3553, 89544598 sono tutti palindromi. Quindi palindroma può essere una data, purché espressa in cifre. Vedi per esempio il 19 marzo del 391 o il 24 novembre del 1142.
Otto anni fa, il 20 febbraio del 2002, assistetti a una conferenza del Collège de Pataphysique (che iniziò, tanto rigorosamente quanto scientificamente, alle 20:02) per celebrare una data palindroma. Senonché quella data era un “palindromo digitale”: sono infatti solo gli orologi digitali che indicano 20/02 per il 2 febbraio, mentre il solo 20 febbraio veramente palindromo fu quello dell'anno 202: 20/2/202.
Comunque sia, mi sono chiesto quante fossero state le date palindrome della storia e sono arrivato alla somma totale di 355.
Ma ho scoperto altre cose. Per esempio: dall'anno 1 all'anno 9 le date palindrome sono state ben 90. Poi sono state solo 108 dall'anno 10 all'anno 99, per un totale di 198 per il primo secolo.
In seguito, nel resto del primo millennio, ce ne sono state solo altre 113, per un totale di 311 per tutto il millennio.
Nel secondo millennio il numero è sceso a 20!
Nel terzo ce ne saranno solo 4!
Infine, dopo il 31 dicembre 2113 non ce ne saranno più per quasi ottomila anni, fino al 10 ottobre del 10.101 (10/10/10.101)! Chissà se allora ci saranno ancora al mondo persone capaci di apprezzare queste cose sublimi e magari di scriverci sopra qualcosa?...
La cosa mi ha molto depresso, tanto più che mi sono reso conto che in tutta la mia misera esistenza terrena non ho mai avuto, né mai avrò la gioia di vivere una data palindroma, così come succederà ai miei figli, com'era successo a mio padre, a mio nonno, al mio bisnonno e a tutte le generazioni precedenti, fino a quella di quel felice Schuster che era forse vivo in terra teutonica il 29 novembre del 1192. Mi resta la debole speranza che almeno uno dei miei quattro nipoti, nati tra il 2002 e il 2007, ce la faccia ad arrivare al 10 dicembre 2101.
In tutto questo sfacelo, non scordiamoci mai che Berlusca delendum est.