A quelli che in autostrada si piazzano una volta per tutte sulla corsia centrale perché quella di destra è per i coglioni;
a quelli che trovano scandaloso che in Italia tanta gente non paghi le tasse ma che poi quando chiamano un idraulico la prima cosa che gli dicono è che non hanno bisogno di fattura;
a quelli che fanno squillare il telefonino in treno;
a quelli che non hanno niente contro i musulmani, “però è anche vero che...” (e quando non sono i musulmani sono gli ebrei, o gli africani, o gli americani, o i meridionali, o i rom, o gli omosessuali, o gli interisti, o i livornesi, o i militari, o i vicini di casa);
a quelli che buttano il pacchetto di sigarette vuoto dal finestrino;
a quelli che se non perdono ancora almeno tre chili, quest'anno al mare non ci vanno;
a quelli che detestano Berlusconi ma guardano Canale 5;
a quelli che comprano il bikini alla figlia di sette anni;
a quelli che dicono sempre “eh, cosa vuoi?... è così...”;
a quelli che graffitano i muri e i vagoni della metropolitana perché i graffiti sono arte;
alle massaie spogliarelliste;
a quelli che conosci di vista e quando ti vedono da lontano per la strada girano la testa dall'altra parte;
ai vigili urbani che si immedesimano con Clint Eastwood;
agli indifferenti;
a quelli che dicono che se non ti sei ancora comprato un Rolex a quarant'anni sei un fallito;
a quelli che scrivono “i” pneumatici;
a quelli che lasciano sempre le luci accese;
a quelli che al cinema parlano al vicino;
a quelli che non si occupano di politica e a quelli che credono che la politica possa cambiargli la vita;
ai convertiti;
agli impiegati che ti dicono “sono vent'anni che faccio questo lavoro, non vorrà mica insegnarmelo lei?”;
a quelli che ascoltano Lara Fabian con le finistre spalancate;
a quelli che dicono che l'Italia è il più bel paese del mondo e a quelli che dicono che l'Italia fa schifo;
a quelli che ti telefonano a casa all'ora di pranzo;
a quelli che l'anno scorso hanno “fatto” il Kenya e quest'anno “faranno” Cuba;
a quelli che facendo finta di niente cercano di passarti davanti mentre sei in coda e che quando vedono che non li lasci passare ti dicono “oh, scusi, non l'avevo vista”;
a quelli che suonano il clacson;
a quelli che in estate si lamentano perché fa caldo e in inverno perché fa freddo;
a quelli che ti arrivano da dietro a 160 e si mettono a lampeggiare perché tu stai sorpassando a non più di 135 e loro vogliono passare;
a quelli che buttano i sacchetti di plastica nei cassonetti dei rifiuti organici;
a tutti questi e a un certo numero di altri auguro di tutto cuore un foruncolo purulento sulla punta del naso, una diarrea liquida e bollente, le pulci, le piattole, il singhiozzo cronico e un anno di riflusso gastro-esofageo.