martedì 23 marzo 2010

Della superiorità dell'Occidente

Nel 2001, quando non parlava ancora di vincere il cancro in tre anni, Berlusconi si occupava dei rapporti tra Occidente cristiano e paesi islamici. Il 25 settembre, in visita ufficiale a Berlino,  l'Aquila di Arcore dichiarava in particolare che "l'Occidente deve avere la consapevolezza della superiorità della sua civiltà." Qualche giorno dopo pubblicai un articoletto che ora ho ritrovato per caso su internet e che mi pare sempre d'attualità. Eccolo qua.


Il prode palazzinaro di Arcore, Signore dell'etere, del campionato di calcio, di supermercati, autogrill e case editrici, snidatore di comunisti proditoriamente celati sotto le mentite spoglie di giornalisti dell'Economist (e soprattutto, aggiungo oggi, della Repubblica), imprenditore trasparente, lucido pensatore, entusiasta difensore delle libertà (che nel suo caso fanno anche un po' rima con eia eia alalà), vittima di vili complotti, consumatore di vagoni di Colgate e di container di Brillcream, ha recentemente dato un nuovo orgoglio alle nostre povere esistenze d'italioti sottolineando, con indiscussa grazia e ineccepibile eleganza, l'innegabile superiorità della nostra civiltà su tutte le altre. Parendomi doveroso non lasciarlo solo in questa nobile impresa, vorrei sottomettervi alcune citazioni tratte dal Dictionnaire de la bêtise di Guy Bechtel et Jean-Claude Carrière, atte a farlo sentire un po' meno incompreso, il poverino.

  • Arthur Brauswetter, in Der Tag, 1916: "Nel Cristo tutto è tedesco, fino all'osso"
  • Roger Deleplanque, in Le petit bleu, 1939: "Sì, Dio è Francese"
  • Dottor Maurice Adam, ne La tradizione celtica e i suoi avversari: "Non solo Gesù non avrebbe dovuto nascere ebreo, ma moralmente è, come uomo, l'esempio stesso del celta"
  • Monsignor de Quélen, arcivescovo di Parigi, nei primi anni del Novecento: "Non solo Gesù Cristo era figlio di Dio, ma anche da parte di sua madre era di ottima famiglia"
  • Dottor Celticus, ne Le diciannove tare ereditarie visibili per riconoscere un ebreo, 1903: "L'ebreo sorride sempre. Sorride sotto gli insulti, sotto i colpi; ma soprattutto quando imbroglia qualcuno"
  • Dal Flynt Daily Herlad, 1921: "Un individuo che, nel XX secolo, crede all'evoluzione, non è degno di far parte della specie umana. Il fatto che il sole si alzi a est ogni mattina e si corichi a ovest ogni sera è, per la maggior parte di noi, una prova sufficiente dell'esistenza di Dio. Perché ogni tanto non si corica a nord, per cambiare? Semplicemente perché Dio non lo vuole"
  • Conte di Gobineau, nel Saggio sull'uguaglianza delle razze umane: "L'Occidente è sempre stato il centro del mondo"
  • Da Le cri de Paris, 1930: "Le grandi città marciano verso occidente, nel senso delle lancette dell'orologio"
  • Leone X, 1520: "È eresia insegnare o credere che bruciare gli eretici sia contrario alla volontà dello Spirito Santo"
  • Dall'Evening star di Baltimora, 1925: "Due uomini sono stati condannati a trenta giorni di prigione e un negro a sei mesi"
  • Pio IX: "L'insegnamento della filosofia fa bere ai giovani fiele di drago nel calice di Babilonia"
  • Pio XI: "Spiritualmente siamo dei semiti"
  • Edouard Drumont, ne La Francia ebrea, 1886: "Tutti i protestanti sono mezzi ebrei"
  • Warren Austin, rappresentante americano all'ONU, 1948: "Ebrei e arabi devono risolvere i loro problemi in un autentico spirito cristiano"
  • Fernandez de Oviedo y Valdez, 1535: "Chi può negare che usare la polvere da sparo contro i pagani è come offrire dell'incenso a Nostro Signore?
 W la patafisica!