Mario Livio
Nonostante
in matematica sia sempre stato una capra, amo la matematica. Per
questo ogni tanto mi leggo un libro di storia o di epistomologia
matematica, sperando di capirci qualcosa in più.
In
questo momento ne sto leggendo uno di Mario Livio, astronomo
israeolo-americano nato in Romania. Ne avevo già letti tre suoi, uno
su Évariste Galois, uno sulla sezione aurea e uno sulle cantonate
scientifiche.
Évariste Galois era un matematico francese, morto in duello a 21 anni dopo avere passato tutta la notte a scrivere quanto più poteva delle sue scoperte matematiche. La sezione aurea, detta anche costante di Fidia, è il numero irrazionale 1,6180339887..., che si ottiene effettuando il rapporto fra due lunghezze disuguali delle quali la maggiore a è medio proporzionale tra la minore b e la somma delle due (a + b). Di cantonate scientifiche ce ne sono state talmente tante che lo stesso Livio si limita a esaminare alcuni incredibili abbagli di un piccolo numero di scienziati veramente grandi e capirne le implicazioni.
Il libro che sto leggendo, perentoriamente intitolato in Italia Dio è
matematico, mentre il titolo originale è Is God a
Mathematician? con un punto di
domanda che cambia tutto, promette già bene nonostante sia
arrivato solo a pagina 82.
Nel
secondo capitolo Livio parla della concettura di Goldbach, che già
conoscevo, ma anche della congettura di Catalan, di cui non avevo mai
sentito parlare. La congettura di Goldbach, che appare in una lettera
del matematico prussiano, nato a Könisberg, del 7 giugno 1742,
sostiene semplicemente che ogni numero pari superiore a 2 può essere
espresso come somma di due numeri primi. È solo nel 2013 che il
peruviano Harald Helfgott (sì, ci sono dei peruviani ce si chiamano
Helfgott, un po' come ci sono degli italiani che si chiamano
Schuster) ha dimostrato l'esattezza di quella congettura.
La
congettura di Catalan, matematico belga dell'800, sostiene invece che
l'8 e il 9, che possono essere espressi rispettivamente come 23
e 32, sono gli unici due numeri con queste caratteristiche
che si susseguono tra tutte le potenze dei numeri interi. Livio
racconta che già nel 1342 il matematico Levi Ben Gerson aveva
dimostrato che 8 e 9 sono le uniche due potenze di 2 e 3 la cui
differenza sia 1, ma ci sono voluti 150 anni prima che il matematico
rumeno Preda Mihăilescu
riuscisse a confermare la congettura di Catalan.
Mi
dirai me che tte frega di sapere una cosa del genere? Non lo so
nemmeno io. Ma mi piace.
La
matematica mi piace per lo stesso motivo per cui mi piace lo sport —
parlo
naturalmente degli sport nei quali se salti più in alto, lanci
qualcosa più lontano o vai più veloce di un altro vinci, non certo
di quelli nei quali un giurato finlandese o una giurata coreana
decidono
con un voto che ti sei tuffato o hai fatto un esercizio ginnico
meglio di un altro: quelli non li considero nemmeno sport, sono cose
più vicine ai premi letterari o ai reality show tipo Masterchef o X
Factor, che mi interessano quanto i peti verbali di Matteo Salvini.
Amo
la matematica, anche se, ripeto, sono una capra, per il suo aspetto
poetico, perché mi fa sognare. E credo che se a scuola un insegnante
(almeno uno!) mi avesse parlato, che so, della sequenza di Fibonacci,
magari mi sarei innamorato abbastanza presto di quella disciplina per
buttarmici dentro con l'entusiasmo
che merita. Invece no:
a scuola mi hanno insegnato solo a sommare delle mele, a calcolare in
quanto tempo una macchina che va a 90 chilometri all'ora può fare il
viaggio Milano-Bologna e a cimentarmi con astruse equazioni piene di
x2
e di √y.
Per
questo sono diventato marionettista. Il che è sempre meglio che
diventare ragioniere o deputato 5 stelle, siamo d'accordo. Però,
almeno col senno di poi, mi sarebbe piaciuto un sacco passare la vita
in compagnia dei numeri, capire Gauss e Riemann, aprezzare fino in
fondo Euclide e Poincaré, Eulero e Leibniz, Pitagora e Newton. Ma
vabbè…
Anche
leggere Mario Livio non è male. Tant'è che mi viene voglia di
consigliarti tutti i suoi libri usciti in Italia:
- Dio è un matematico, Rizzoli, 2009
- L'equazione impossibile, 2005, Rizzoli
- La sezione aurea, 2004 Ed. Hera
- La bellezza imperfetta del cosmo, UTET 2003
- La sezione aurea - Storia di un numero e di un mistero che dura da tremila anni, 2003, Rizzoli