Oggi
è il mio compleanno. Cioè, non proprio: è il mio compleluna (o la
mia compleluna, non so). Oggi compio 800 lune. Il che è una bella
cosa.
Quanti
anni ho?
E
perché mai gli anni dovrebbero essere più importanti delle lune?
Ho
800 lune. Tralala tralala! Ma che bèl, ma che bèl, ma che bèl!
Se
fossi un vecchio sioux sarebbe normale dire che ho 800 lune. Siccome
sono lodigiano, è un po' meno normale. Ma non importa: ho 800 lune
lo stesso.
Se
fossi un antico romano avrei DCCC lune. Se invece fosse un
babilonese, o anche un assiro, sai che età avrei?
Esattamente questo numero di lune!
Sì,
lo so, in babilonese ho una brutta scrittura, i caratteri cuneiformi
non sono il mio forte. Ma, ahimé, il mio computer quei caratteri
stranamente non ce li ha e quindi ho dovuto scrivere a mano. Per
fortuna invece i caratteri georgiani li ha, il che mi permette di
dirti che se fossi un antico cittadino di Tbilisi avrei esattamente Ⴖ
lune. E guarda, visto che ha pure gli armeni, posso dirti che, da
buon e altrettanto antico yerevano compirei proprio պ lune.
Ma
già ti vedo: credi di avermi sgamato; ti senti preso in giro;
vorresti avermi sottomano per farmi una bella pernacchia a
quattr'occhi.
Ma
per chi mi prendi? Credi davvero che non sappia che sia Ⴖ che պ
sono semplici lettere dell'alfabeto? Rileggi un po' quello che ho
scritto. Lo vedi adesso l'aggettivo antico?
Ah,
adesso non fai più il furbetto. Lo sai anche tu che gli antichi
georgiani e gli antichi armeni attribuivano un valore numerario a
ogni lettera.
E
lo facevano pure i greci, tant`è che a Sparta avrei avuto ω lune.
Oddio, mingherlino com'ero da bambino, a Sparta probabilmente mi
avrebbero buttato giù dalla rupe tarpea senza pensarci due volte; ma
questa è un'altra storia.
In
realtà tutte queste belle cose, questi modi di scrivere i numeri, di
contare, di fare addizioni e sottrazioni, li sto ritrovando con
goduria infinita mentre (ri)leggo la Storia universale delle cifre di
Georges Ifrah, un mappazzone di più o meno 2000 pagine che avevo già
letto una buona ventina d'anni fa con altrettanta goduria. A quei
tempi ero ancora in Francia, quindi l'avevo letto e lo sto rileggendo
in francese. Ma l'ho visto in italiano qualche settimana fa, dopo
aver visitato la (brutta) mostra intitolata Numeri al Palaexpo di
Roma. E non posso che consigliarti di leggerlo. A meno che delle
cifre e dei numeri non ti importi nulla, il che sarebbe molto triste.
Soprattutto per te.
Io
adoro i numeri. Non ci capisco niente, ma li adoro. O forse non ci
capisco niente e quindi li adoro. Se sto guidando di notte e sento
che arriva il sonno, mi metto a calcolare i numeri della sequenza di
Fibonacci. 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34... Di solito a 4181 non ho
già più sonno.
La
Storia universale delle cifre, per chi ama cifre e numeri, è meglio
della Divina Commedia e dell'integrale di Guerre Stellari messe
insieme. Ti pare poco?
Adesso
scusa, ma devo proprio lasciarti. Siccome qualcosa mi dice che mia
moglie non mi sta preparando una torta di compleluna, devo andare in
cucina e pensarci io. Il problema sarà farci stare tutte le
candeline e magari anche riuscire a spegnerle d'un colpo solo.
Ah,
un'ultima cosa: se vuoi farmi gli auguri, c'è feisbuc, o l'imeil.
Grazie in anticipo.