Ciao.
Ti
scrivo dal mio ufficio. Se vuoi,
puoi passare a salutarmi. L'indirizzo
è 31 Caroline
Street North, Waterloo, Ontario - Canada N2L 2Y5.
Semplice, no? Quando
arrivi non lasciarti intimidire dalla scritta in lettere di bronzo
sopra la porta d'ingresso:
Come tutti sappiamo
vuole semplicemente dire che
nessuno che non si interessi alla geometria entri qui.
So già cosa obietterai
con la tua aria da saputello, mi
dirai che quella
citazione è sbagliata, che la scritta che appariva sopra la
porta d'ingresso dell'Accademia di Platone
diceva in realtà che
nessuno non
portato per la
geometria entri qui.
Ma
così dicendo avrai solo perso un'altra occasione di
tacere, visto che la
sostituzione di nessuno
che non si interessi alla geometria
con
nessuno non
portato per la
geometria
è
voluta. Voluta da chi? Dai fondatori del Perimeter
Institute,
che, come lo spiega una scritta all'interno della porta, ci tenevano
a far sapere che il loro lavoro lo svolgono
per condividere la gioia delle loro scoperte con l'insieme della
comunità.
Già,
perché è
qui che mi trovo,
al Perimeter
Institute for Physical Research
di Waterloo, nell'Ontario, un centro di ricerca sulla fisica
quantistica tra i più importanti al mondo. E mi hanno dato un
ufficio tutto per me, il
267, al secondo piano — che per noi sarebbe il primo, ma non
importa — anche
se starò qui solo quattro giorni e anche se sono solo un guitto
itinerante. Questi fisici sono pazzi.
Ma
anche molto gentili, tant'è che quello che mi ha preceduto in questo
stesso ufficio, usato solitamente dai
fisici di passaggio, mi ha lasciato sulla lavagna tutta una serie di
equazioni, sperando forse che le avrei risolte per il bene comune.
Mmmhhh…
Tanto
per darti un'ulteriore idea di quanto i fisici siano pazzi, se sono
qui lo devo alla splendida Krista Blake, che svolge ufficialmente il
compito di Catalizzatrice
delle arti,
della cultura e dell'immaginazione.
Insisto: non è che sia lei che dice che quello è ciò che fa di
mestiere,
è proprio il suo titolo ufficiale: Catalyst
of the Arts, Culture and the Imagination.
Te lo immagini un titolo così in un'università nostrana?
Questa
mia piccola tournée nordamericana, con tre date, due in altrettanti
college dello Stato di New York e una qui in Canada, più che un
sogno è una cosa che non avrei mai nemmeno osato sognare quando, più
di dieci anni fa, mi è venuta l'idea di lavorare a un racconto sulla
fisica. Già fare la prima dello spettacolo in occasione del festival
della scienza di
Genova
era stato eccitante, ma qui, più che un bambino in un negozio di
caramelle mi sento come un bambino al quale il negozio di caramelle
l'hanno regalato. E più che un negozio è tutto un centro commerciale ed è pieno solo di caramelle.
Ed
eccomi qui, seduto a scrivere, con fuori dalla finestra il laghetto
del Waterloo Park, mentre dal computer, piano, per non disturbare i
vicini, escono le note del bellissimo CD del 2013 Hagar's
Song,
di Charles Llloyd e Jason Moran.
Mi viene voglia di starmene qui a
non far niente, solo a godermi questi momenti. Oltretutto il pass
che ho in tasca mi dà accesso al Perimeter
giorno e notte, quindi mi sa che stanotte dormirò qui, per terra. Ma
forse prima andrò a comprarmi una grossa catena e mi legherò a
non
so bene cosa ma a qualcosa, perché io qui ci voglio restare per
sempre, voglio mangiare tutti i giorni al Black
Hole Bistro,
il Caffè del buco nero, anche solo per le cose che
quelli che lo gestiscono mettono su internet. In questo momento
suggeriscono il rinfrescante sciroppo di menta in
questi termini:
I neuroni incaricati di
sentire il freddo emettono una proteina chiamata TRPM8. Quando questa
proteina raffredda si apre come un portone e lascia entrare gli ioni
presenti nell'aria
dentro il neurone. Il
cambiamento della carica elettrica all'interno del neurone e il
messaggio “ricettori di freddo attivati!” viene mandato al
cervello attraverso il sistema nervoso centrale.
Questa
è biologia. Ma il fatto è che la TRPM8 non risponde solo al freddo.
Risponde anche al mentolo, il composto cristallino presente nella
menta e negli olii di menta. Perché il mentolo si aggrappi alla
maniglia chimica della TRPM8 non lo sappiamo, ma
una volta che la maniglia è girata la TRPM8
apre il cancello e i
neutroni che rispondono al freddo vengono attivati.
Quei
neutroni lanciano un solo tipo di messaggio e il risultato —
straordinario — è che il sapore della menta è indistinguibile
dalla sensazione di freddo. Urrà!
Cosa
vuoi che ti dica, io in un caffè che si fa pubblicità in questi
termini ho voglia di passarci altro che quattro giorni; settimane,
mesi, anni. Quindi se capiti dalle parti di casa mia e ti viene
voglia di suonare il campanello non stupirti se non ti rispondo. Sai
dove sono.