mercoledì 19 aprile 2017

La torre di Hanoi

Si narra che all'inizio dei tempi, Brahma, il Dio creatore, portò nel grande tempio di Benares, sotto la cupola d'oro che si trova al centro del mondo, tre colonnine di diamante e sessantaquattro dischi d'oro. I dischi, bucati al centro, erano collocati su una delle colonnine in ordine decrescente, dal più piccolo in alto, al più grande in basso. Si dice che da allora i monaci del tempio siano impegnati a trasferire i dischi dalla prima alla terza colonnina rispettando due regole semplici, dettate dallo stesso Brahma:
  1. possono spostare solo un disco alla volta;
  2. non possono mai mettere un disco più grosso sopra un disco più piccolo.
Si crede che quando tutti i dischi saranno stati spostati sulla terza colonnina la torre crollerà, il tempio crollerà e sarà la fine del mondo.
Quello che si sa poco è che se i monaci spostassero un disco al secondo per 24 ore al giorno la loro impresa durerebbe quasi 585 miliardi di anni. Tenendo presente che il nostro universo esiste da 13,7 miliardi di anni, la Terra da 4,65 e l'homo sapiens da 200.000 anni, direi che per il momento non ci sarebbe da preoccuparsi.
Purtroppo ciò che si narra e si racconta non è sempre vero. E infatti non solo a Benares non esiste nessuna cupola d'oro, ma sappiamo tutti, grazie alla rivelazione cosmogonica di Salvador Dalì, che il centro del mondo è la stazione di Perpignan.
Quello dei dischi da spostare da una colonnina a un'altra utilizzandone una terza è solo un gioco, che forse già conosci come La torre di Hanoi. Forse però non sai che il gioco è stato inventato dal Professor Claus (de Siam), del Collegio di Li-Sou-Stian.
Ahimé, anche questo non è vero, visto che Claus (de Siam) è solo l'anagramma di "Lucas (d'Amiens)" e che Li-Sou-Stian è a sua volta l'anagramma di Saint-Louis.
Édouard Lucas era un professore di matematica. Era nato ad Amiens, in Piccardia, nel 1842 e morì a Parigi nel 1891 a causa di un banale incidente. Qualche giorno prima, mentre partecipava, a Marsiglia, a un banchetto in occasione del congresso dell'Associazione Francese per l'Avanzamento delle Scienze, fu colpito in testa da un piatto che un cameriere gli fece inavvertitamente cadere in testa dopo avere inciampato in un tappeto. Il piatto gli provocò un'erisìpola, che come tutti sappiamo è un'infezione acuta della pelle causata da batteri piogeni. In pochi giorni, l'erisìpola ebbe ragione del professore.
8 anni prima, Lucas aveva commercializzato un gioco che aveva chiamato La torre di Hanoi. Sulla scatola c'era scritto La tour d'Hanoï - Véritable casse-tête annamite - Jeu rapporté du Tonkin par le Professeur N. Claus (de Siam), Mandarin du Collège de Li-Sou-Stian (La torre di Hanoi - Gioco portato dal Tonchino dal Professore N. Claus (del Siam), Mandarino al Collegio di Li-Sou-Sian). Lucas insegnava matematica all'allora Collegio e oggi Liceo Saint-Louis, che si trova a Parigi, al 44 del Boulevard Saint-Michel. Il foglio con le spiegazioni all'interno nella scatola indicava anche che quel gioco inedito era stato trovato negli scritti dell'illustre Mandarino Fer-Fer-Tam-Tam. Sullo stesso foglio si prometteva, senza alcun rischio, una ricompensa superiore a 1 milione di franchi a chi fosse riuscito a spostare una torre di 64 dischi da una colonnina a un'altra, visto che l'impresa avrebbe necessitato 18.446.744.073.709.551.615 mosse.
L'immagine all'inizio di questo post l'ho presa dal sito Amazon, dove il gioco è in vendita per 19;99€. Qualora l'invidiabile stato delle tue finanze ti invogliasse a lanciarti in una simile spesa, che peraltro comprende anche la spedizione, sappi che se per spostare gli 8 dischi ti ci vorranno 255 mosse, nulla ti impedirà di giocare solo con 3 (7 mosse), con 4 (15 mosse), con 5 (31 mosse), o magari con 6 (63 mosse). Se poi, spinto da non so quale masochismo, volessi fabbricarti da solo una versione del gioco comprendente ancora più dischi, per sapere quante mosse saranno necessarie per un dato numero di dischi ti basterà usare la formula 2n - 1, dove n è uguale al numero di dischi.
Infine se la tua leggendaria pigrizia dovesse impedirti di giocare potresti sempre guardare un bambino che fa tutto in 2 minuti e 34 secondi cliccando qui.
Guarda, sono così contento di averti raccontato questa roba che adesso vado a farmi un caffè.