Le
foto desaturate sono come tette siliconate.
Sono
tutte uguali.
Attirano
inevitabilmente lo sguardo, ma poi ti deludono subito.
Le
foto desaturate sono tristi come una vacanza a Latina.
Vogliono
essere artistiche, ma sono solo photoshoppate.
Le
foto desaturate sono penose come un vestito Armani taroccato.
Sono
come Skoda con incollato dietro un cavallino Ferrari.
Sono
inni al conformismo più privo di immaginazione.
Sono
risotti gialli con troppo poco zafferano.
Le
foto desaturate sono come un vino che sa di tappo.
Sono
noiose come una musica di Ludovico Einaudi.
Sono
anoressiche.
Sono
afone.
Sono
molli come spaghetti troppo cotti.
Le
foto desaturate sono monotone come l'autostrada del sole tra Parma e
Modena.
Sono
soporifere come un film porno giapponese.
Sono
pedanti.
Sono
pretenziose.
Sono
scontate.
Le
foto desaturate mi rompono le palle.