domenica 23 dicembre 2012

È natale! (alleluia)

Tu scendi dalle stelle, ecc. ecc.
Ariecco Natale. Radio e televisioni trasudano buonismo, i commercianti già preparano il loro discorso post-natalizio per lamentarsi di aver guadagnato troppo poco, le famiglie fanno sforzi sovrumani per superare unite lo scoglio del cenone, i bambini non ce la fanno quasi più ad aspettare il nuovo telefonino (o computer, o iPad, o piattaforma multimediale che sia).
In un paio di giorni saranno probabilmente scattate più foto di quante non ne siano state scattate dall'invenzione di Niépce alle dimissioni di Monti. Un'orgia di foto, una marea, una galassia. Numeri da capogiro, molto più vicini al googol (che se avessi studiato sapresti essere il numero composto da un 1 seguito da cento 0) che al miserabile trilione (18 patetici 0).
Vabbé, forse esagero, però sta di fatto che il 99% di quelle foto andranno perse tra 1 o 10 anni, in particolare perché non saranno mai state stampate su carta.
Per fortuna esiste il passato, esiste quel periodo che va dal 1827 (data di nascita della fotografia) alla metà degli anni 2000, quando la fotografia si è trasformata in addizione collettiva (addizione nel senso delle droghe, ovviamente). In quel poco meno di due secoli le foto venivano stampate e rimanevano a perenne testimonianza del passato.
È così che disponiamo oggi di emozionanti immagini natalizie .
Prima di tutto, i bambini:

bambini buoni,

bambini a cui piacciono le bambole, 

bambini che è meglio abituare fin da piccoli, 

 bambini trasformati in abeti viventi

e bambini che hanno trovato il vero Babbo Natale.

Poi le famiglie:

quelle gioiose,

 quelle di serial killer,

 
 quelle sexy,

   
quelle spiritose,

    
quelle creative,

   
quelle col papà che di mestiere fa il contorsonista, 

 
quelle disinibite. 

Poi i parenti:
 
Yolanda, la cugina di Voghera che viene sempre a trovarci per Natale,

quella burlona di Samantah, (l'altra cugina)
che ne inventa sempre una,

 
e infine Gualtiero, detto il Molletta, 
che non si è mai sposato ma si fa le foto con l'autoscatto.

Buon suicidio a tutti.