Prendo
il mio Foglie d'erba, di Walt Whitman. Voglio verificare una
citazione che ho appena trovato nell'ultimo capitolo
dell'autobiografia di Andre Agassi:
Do I contradict myself?
Very
well then I contradict myself,
(I am large, I contain multitudes).
Credevo che il mio vecchio libro fosse con testo a fronte, inglese e
italiano, ma scopro che è solo in italiano. L'ha pubblicato Einaudi,
nel 1965. Io l'ho comprato nel '69, lo so perché metto sempre la
data su tutti imiei libri.
Sullo
scaffale riservato alla poesia, Foglie d'erba è di fianco a una
versione originale inglese, Leaves of Grass, pubblicata da Signet Classics, una casa
editrice newyorkese che dal '48 in poi ha pubblicato testi classici
in formato tascabile a basso costo. Quel libro me l'ha regalato nel
'72 Heather, una ragazza di Vancouver. Avevamo passato un paio di
mesi insieme, grazie a lei avevo fatto il mio primo bagno nell'Oceano
Pacifico. Ricordo che in piena estate l'acqua era freddissima. Il
giorno della mia partenza, Heather mi ha accompagnato alla stazione
ferroviaria e all'ultimo momento mi ha messo in mano un pacchetto,
dicendomi di aprirlo sul treno. Il viaggio da Vancouver a Montreal
durava 70 ore, ma il pacchetto l'ho aperto appena seduto. Sulla prima
pagina interna, sopra una nota biografica dell'autore, c'era scritto Massimo - All my love.
Trovo
la citazione in italiano, la traduzione non mi convince:
Forse
che mi contraddico?
Benissimo, allora vuol dire che mi contraddico,
(io sono vasto, contengo moltitudini).
Preferirei:
Mi
contraddico?
Va bene, allora mi contraddico,
(sono largo,
contengo moltitudini).
Sfoglio
il libro, qua e là trovo qualche sottolineatura. Per esempio:
Dell'Uguaglianza — come se potesse danneggiar me
concedere agli altri le stesse opportunità, i diritti che godo
io — come se non fosse indispensabile ai miei diritti che
anche altri li godano al pari di me.
Arrivo
alla fine, all'ultima pagina e alla terza di copertina. Sulla destra
c'è una semplice annotazione: Thoreau; sulla sinistra,
tre citazioni. La prima, scritta con una biro nera:
Avete
superato gli altri? Siete Presidente?
È
una sciocchezza, tutti raggiungeranno quel punto, ciascuno d'essi, e
passeranno oltre (p. 65)
La
seconda, scritta con una biro blu:
Producete
grandi Individui, il resto seguirà (p. 424)
La
terza, scritta con un pennarello nero:
Non
ci siamo ottenebrati e instupiditi abbastanza coi libri? (p. 515)
Quattro
piccoli appunti di 48 anni fa. Come un messaggio da quel Massimo di
cui ho ricordi appannati.
Il
messaggio dovrebbe insegnarmi qualcosa. Ma non so bene cosa.