sabato 15 dicembre 2012

Parole di odio

 
Benedetto XIV e Rebecca Kadaga

I "tentativi" di rendere il matrimonio "fra un uomo e una donna" "giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione" sono "un'offesa contro la verità della persona umana" e "una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace", sostiene il Papa” (Repubblica, 15 dic. 2012).

Poffarbacco: ecco gli omosessuali diventati guerrafondai. Da qui a dedurre che gli etero sono pacifisti c'è un capello. Oppure una colossale minchiata, a scelta.
Io sono profondamente, immutabilmente, convincentemente e irremediabilmente etero. Non è un vanto, è un dato di fatto. Io sono così e altri sono cosà. Sono anche vegetariano, calvo, marionettista e barbuto, tutte cose che probabilmente mi definiscono almeno quanto la mia eterosessualità che, se permettete, riguarda solo me e chi con me ha spartito almeno qualche goccia di sudore e altri liquidi corporei. Classificarmi come (solo) eterosessuale è stupido quando classificarmi come (solo) vegetariano, calvo, marionettista, o barbuto.
Come tutti, sono un essere piuttosto complesso, almeno dal punto di vista dell'ingegneria genetica, e magari un po' più complesso di altri da quello delle pippe mentali, però a me va bene così. Se uno mi venisse a dire che do fastidio alla pace nel mondo perché non mangio la carne o perché non mi rado la barba credo che esiterei tra una risata e una giratina di testicoli. Se poi quel qualcuno venisse a impormi di non avere gli stessi diritti di scegliermi un compagno o una compagna di vita perché sono calvo, allora opterei nettamente per la giratina di testicoli.
Oltre a essere eterosessuale, vegetariano, calvo, marionettista, e barbuto, sono anche un noto rompiballe che ha grosse difficoltà ad accettare che autorità morali, e non solo, di ogni tipo e genere approfittino vigliaccamente del loro status per sparare idiozie e mostruosità in grado di soddisfare il loro sentimento di importanza. Cosa, questa, che Ratzinger fa spesso. Molto spesso.
Sono nato e cresciuto negli anni 50 e 60. Gli omosessuali, a quei tempi, era normale chiamarli culattoni, checche, froci e invertiti. La mia generazione è venuta su così. Ma non è che perché uno viene su così deve poi rinunciare del tutto a far funzionare quel po' di materia grigia che si ritrova dentro il cranio. Anche se poi diventa Papa, no?...
Molte cose vanno contro la pace nel mondo: in particolare l'intolleranza, l'odio, l'incapacità ad accettare che altri possano essere diversi, abbiano idee e comportamenti diversi, che esistano altre ragioni valide quanto le nostre, che altri siano“giusti” quanto noi anche se non ci assomigliano, che siano “buoni” quanto noi anche se si comportano in modo diverso.
Tutte queste cose si nutrono di molte stupidità di varia estrazione, tra le quali la religione occupa un posto di prima fila. La religione, non appena cessa di essere un rapporto personale e intimo tra se stessi e il cosmo nel suo insieme, non appena diventa istituzione basata su dogmi, divieti e anatemi, è uno dei cancri principali della condizione umana. Ci sono state nella storia dell'umanità talmente tante guerre “di religione” che ci sarebbe da rotolarsi per terra dalle risa davanti alle parole del Papa se la cosa non fosse tragica.
Ma è anche insopportabile. Basta! Che taccia! Che tacciano tutti quegli immondi venditori di pseudo-morale adulati e riveriti come superuomini, che ci avvelenano l'esistenza col loro odio e la loro incapacità ad amare. Noi, uomini di pace, ne abbiamo abbastanza delle loro insopportabili prese di posizione. Vogliono credere che Dio esiste? Per me va benissimo, che problema c'è? Basta che non mi vengano a rompere le palle cercando di convincere anche me, o, peggio, dicendomi cosa posso e devo fare o non fare.
Ma si sono mai chiesti, questi signori, quanto possano apparire ridicoli agli occhi di un ateo? Hanno mai cercato di rendersi conto degli sforzi che un ateo deve fare per accettare di prendere sul serio le loro fesserie? Noi atei passiamo il tempo a sforzarci di rispettare gente che crede che Dio si sia incarnato attraverso la vagina di una vergine che è poi salita anima e corpo in cielo. Ma non si rendono conto, questi signori, della fatica che facciamo? Perché, diciamoci la verità, certe volte la voglia è grande di mandarli tutti a quel paese, di chiudere bottega e di smetterla di prenderli sul serio. Eppure no, siamo sempre lì a fare sforzi, perché non vogliamo essere come loro, perché vogliamo saper accettare anche quello che non capiamo, anche quei loro abissi di stupidità.
Ma poi ci sono delle volte in cui davvero non se ne può più. Signor Papa, ma un minimo di rispetto per l'intelligenza altrui non può proprio cercare di averlo? E che cacchio!

Appena finito di scrivere questo post scopro un'altra informazione che mi fa rabbrividire: il giorno prima delle sue insopportabili dichiarazioni sull'omosessualità, il Papa aveva ricevuto e benedetto la Signora Rebecca Kadaga, presidente del parlamento ugandese. Questa Signora ha dichiarato un mese fa che una nuova legge contro l'omosessualità sarebbe stata approvata nel suo paese entro Natale, anzi ha detto che sarebbe stato un “regalo di Natale”. Cosa prevede questa legge? La prigione a vita per omosessualità e la morte per “omosessualità aggravata”. 
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.