Benedetto XIV e Rebecca Kadaga
“I "tentativi" di
rendere il matrimonio "fra un uomo e una donna"
"giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di
unione" sono "un'offesa contro la verità della persona
umana" e "una ferita grave inflitta alla giustizia e alla
pace", sostiene il Papa” (Repubblica,
15 dic. 2012).
Poffarbacco: ecco gli omosessuali
diventati guerrafondai. Da qui a dedurre che gli etero sono pacifisti
c'è un capello. Oppure una colossale minchiata, a scelta.
Io sono profondamente, immutabilmente,
convincentemente e irremediabilmente etero. Non è un vanto, è un
dato di fatto. Io sono così e altri sono cosà. Sono anche
vegetariano, calvo, marionettista e barbuto, tutte cose che
probabilmente mi definiscono almeno quanto la mia eterosessualità
che, se permettete, riguarda solo me e chi con me ha spartito almeno
qualche goccia di sudore e altri liquidi corporei. Classificarmi come
(solo) eterosessuale è stupido quando classificarmi come (solo)
vegetariano, calvo, marionettista, o barbuto.
Come tutti, sono un essere piuttosto
complesso, almeno dal punto di vista dell'ingegneria genetica, e
magari un po' più complesso di altri da quello delle pippe mentali,
però a me va bene così. Se uno mi venisse a dire che do fastidio
alla pace nel mondo perché non mangio la carne o perché non mi rado
la barba credo che esiterei tra una risata e una giratina di
testicoli. Se poi quel qualcuno venisse a impormi di non avere gli
stessi diritti di scegliermi un compagno o una compagna di vita
perché sono calvo, allora opterei nettamente per la giratina di
testicoli.
Oltre a essere eterosessuale,
vegetariano, calvo, marionettista, e barbuto, sono anche un noto
rompiballe che ha grosse difficoltà ad accettare che autorità
morali, e non solo, di ogni tipo e genere approfittino vigliaccamente
del loro status per sparare
idiozie e mostruosità in grado di soddisfare il loro sentimento di
importanza. Cosa, questa, che Ratzinger fa spesso. Molto spesso.
Sono nato e
cresciuto negli anni 50 e 60. Gli omosessuali, a quei tempi, era
normale chiamarli culattoni, checche, froci e invertiti. La mia
generazione è venuta su così. Ma non è che perché uno viene su
così deve poi rinunciare del tutto a far funzionare quel po' di
materia grigia che si ritrova dentro il cranio. Anche se poi diventa
Papa, no?...
Molte cose vanno
contro la pace nel mondo: in particolare l'intolleranza, l'odio,
l'incapacità ad accettare che altri possano essere diversi, abbiano
idee e comportamenti diversi, che esistano altre ragioni valide
quanto le nostre, che altri siano“giusti” quanto noi anche se non
ci assomigliano, che siano “buoni” quanto noi anche se si
comportano in modo diverso.
Tutte queste cose
si nutrono di molte stupidità di varia estrazione, tra le quali la
religione occupa un posto di prima fila. La religione, non appena
cessa di essere un rapporto personale e intimo tra se stessi e il
cosmo nel suo insieme, non appena diventa istituzione basata su
dogmi, divieti e anatemi, è uno dei cancri principali della
condizione umana. Ci sono state nella storia dell'umanità talmente
tante guerre “di religione” che ci sarebbe da rotolarsi per terra
dalle risa davanti alle parole del Papa se la cosa non fosse tragica.
Ma è anche
insopportabile. Basta! Che taccia! Che tacciano tutti quegli immondi
venditori di pseudo-morale adulati e riveriti come superuomini, che
ci avvelenano l'esistenza col loro odio e la loro incapacità ad
amare. Noi, uomini di pace, ne abbiamo abbastanza delle loro
insopportabili prese di posizione. Vogliono credere che Dio esiste?
Per me va benissimo, che problema c'è? Basta che non mi vengano a
rompere le palle cercando di convincere anche me, o, peggio,
dicendomi cosa posso e devo fare o non fare.
Ma si sono mai
chiesti, questi signori, quanto possano apparire ridicoli agli occhi
di un ateo? Hanno mai cercato di rendersi conto degli sforzi che un
ateo deve fare per accettare di prendere sul serio le loro fesserie?
Noi atei passiamo il tempo a sforzarci di rispettare gente che crede
che Dio si sia incarnato attraverso la vagina di una vergine che è
poi salita anima e corpo in cielo. Ma non si rendono conto, questi
signori, della fatica che facciamo? Perché, diciamoci la verità,
certe volte la voglia è grande di mandarli tutti a quel paese, di
chiudere bottega e di smetterla di prenderli sul serio. Eppure no,
siamo sempre lì a fare sforzi, perché non vogliamo essere come
loro, perché vogliamo saper accettare anche quello che non capiamo,
anche quei loro abissi di stupidità.
Ma poi ci sono
delle volte in cui davvero non se ne può più. Signor Papa, ma un
minimo di rispetto per l'intelligenza altrui non può proprio cercare
di averlo? E che cacchio!
Appena finito di scrivere questo post
scopro un'altra informazione che mi fa rabbrividire: il giorno prima
delle sue insopportabili dichiarazioni sull'omosessualità, il Papa
aveva ricevuto e benedetto la Signora Rebecca Kadaga, presidente del
parlamento ugandese. Questa Signora ha dichiarato un mese fa che una
nuova legge contro l'omosessualità sarebbe stata approvata nel suo
paese entro Natale, anzi ha detto che sarebbe stato un “regalo di
Natale”. Cosa prevede questa legge? La prigione a vita per
omosessualità e la morte per “omosessualità aggravata”.
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.