Mercy
Me ne andavo
tranquillamente a zonzo sulle pagine web dei miei quotidiani
preferiti quando improvvisamente dal sito americano dell'Huffington
Post, WHAM!, come una bomba in
un giorno di tregua, come uno tsunami in un giorno di vacanza, come
un pugno nello stomaco mentre si beve tranquillamente un caffé, ecco
la notizia-bomba: Morte del gatto di Kim Kardashian,
Mercy: il micino della star dei reality soccombe a un “virus simile
al cancro”.
Ma
no! No! Nooooo! Non avete capito niente: la notizia non è che c'è
in giro un “virus simile al cancro”, la notizia è che Mercy è
morto.
Si
sa, davanti al dolore ci si aggrappa qualche volta alla cultura. Mi è
subito venuta in mente la famosa battuta di Agnese ad Arnolfo nel
secondo atto della Scuola delle mogli di Molière, le petit
chat est mort, diventata di uso comune in Francia quando si allude
alla perdita dell'illibatezza da parte di una giovinetta. Ma, ahimé,
scendendo più giù nella pagina del quotidiano, mi è apparsa
la foto di una ragazza modello Olgettina, una il cui petit chat
mi ha tutta l'aria di essere mort da un bel po', ma con in
braccio un bianco, tenero e innocente felis silvestris catus,
innegabilmente appartenente alla sottofamiglia felina della famiglia
felide.
Mi
sono allora chiesto: ma cos'avrà mai fatto questa Kim Kardashian, il cui
nome non mi è del tutto nuovo, per comparirmi ogni tanto
davanti agli occhi dalle pagine di un quotidiano? Ho trovato la
risposta. E la risposta è: niente.
Wikipedia
definisce Kim Kardashian innanzitutto come una socialite,
ovvero una che fa vita mondana, il che, a mia conoscenza, non è
nemmeno cosa che ti dia diritto alla mutua, o alla pensione. Non è
tutto, naturalmente: Kim è anche star di reality show, modella e
attrice occasionale. Di fatto la sua (pare) grande notorietà le
viene dal reality Al passo con i Kardashian, che è una roba,
come dire?, nella quale Kim e le sue due sorelle fanno entrare le
telecamere nella loro vita privata. Un vero sogno per tutti noi. La
settima stagione della trasmissione è già andata in onda negli USA.
Non
solo, ma il successo è stato tale che altre due trasmissioni sono
nate nel frattempo: Kourtney e Kim prendono New York e
Kourtney e Kim prendono Miami. In preparazione le dodici
puntate di Kourtney e Kim prendono per il culo il resto del mondo,
ma chissenefrega.
Perché
non so queste cose senza bisogno di cercare su Wikipedia. Perché?
Perché
la mia ignoranza è così abissale? Perché?
Sono
davvero così disadattato, asociale, isolato e semplicemente
ignorante?
Cosa
penserebbero babbo e mamma se fossero ancora tra di noi?
Accetterebbero di parlarmi nonostante tutto?
E
i miei figli? Con che diritto posso ancora osare rivolgermi a loro?
Non
sapevo chi fosse Kim Kardashian. Non sapevo che avesse due sorelle
che si chiamano Kourtney e Khloé (con l'h dopo la k e il segnetto
diacritico dell'accento acuto sulla e). E soprattutto non sapevo che
avesse un micino di nome Mercy che adesso è morto di un “virus
simile al cancro”!
Il
peloso quadrupede persiano, pensate!, le era stato regalato pochi
mesi fa dal suo fidanzato Kanye West. E qui, subito dramma: Kim si è
accorta di essere allergica ai gatti. No! No! Noooo! 32 anni e non
sapeva ancora di essere allergica ai gatti!
Allergica,
ma dal cuore grande come il caveau di una banca, la bella armena
aveva subito affidato Mercy (è lei che aveva trovato questo
bellissimo nome) alla segretaria di sua sorella, Sidney Hitchock, che
aveva appena patito il dolore della perdita del suo felis
silvestris catus, un dodicenne di estrazione proletaria del quale
l'Huffington Post tace il nome.
L'aveva
affidato a Sidney Hitchock, sì, ma aveva continuato ad amarlo,
tant'è vero che nel suo blog del 7 dicembre, Kim scrive
testualmente: “È con grande tristezza che devo dire a tutti voi
che il mio gattino, Mercy, ci ha lasciato. (…) Ho il cuore
spezzato. Mercy era un gentile e adorabile gattino che ci mancherà
tanto. Grazie a Sidney per aver riempito d'amore la breve vita di
Mercy”.
Sì:
grazie, Sidney, dal più profondo dei nostri cuori spezzati. Ma cos'è
successo per davvero, e come è successo? L'Huffington Post
ha indagato. Mercy sembrava in forma smagliante. Poi, il 26
novembre, non si sa precisamnet a che ora, il boyfriend di Sidney, di
cui non si sa il nome (e questo, mi si permetta di dirlo, non è
normale) ha chiamato Kim dicendole che il gattino era immobile e non
sembrava avere alcuna reazione. Però respirava. Kim si è
precipitata. Rischiando una crisi di allergia non ha esitato a
ordinare al suo autista di correre a sirene spiegate (magari questi
hanno anche le sirene sulle limousine, chissà?...) alla clinica
veterinaria dove ha rapidamente dovuto affrontare la terribile
diagnosi (sic): un virus fatale, che agisce come il cancro, aveva
attaccato lo stomaco di Mercy. Nonostante l'immediata messa in atto
di un trattamento aggressivo (re-sic), Sidney Hitchock ha
finito per autorizzare l'eutanasia.
Se non pensate che
questa sia roba grossa, permettetemi di dirvi che siete degli
ignobili puzzoni senza cuore.