Ho
deciso di rileggermi un po' di Vonnegut. Credo che sia una saggia
decisione. Ho deciso di incominciare da quello che in italiano è
stato tradotto con il brutto titolo di Ghiaccio-nove.
In versione originale s'intitola Cat's
Cradle,
cioè…
Un
momento. Qui bisogna essere precisi. Se la traduzione letterale di
cat's cradle
in italiano è culla di gatto, quella corretta è ripiglìno.
Attenzione però: se
dico ripiglìno non lo faccio in riferimento a quel
gioco rinascimentale che consisteva nel tirare in aria noccioli, o
monete, o sassi cercando poi di riprenderli con il dorso della mano,
bensì a
un altro gioco, del quale la culla è solo una delle figure
possibili.
Ma
allora, se il ripiglino non è quel
gioco rinascimentale che consisteva nel tirare in aria noccioli, o
monete, o sassi cercando poi di riprenderli con il dorso della mano, cosa diavolo è?, mi chiederai. Ah, lo sapevo. Anzi lo
speravo. Speravo di non essere l'unico a ignorare l'esistenza di quell'altro
ripiglino. Grazie.
Chi
sapeva benissimo cosa sia il ripiglino che ci interessa qui è Wikipedia, che gentilmente me
lo ha spiegato:
Il
ripiglino, giocato con un filo, viene fatto da due o più persone
usando la mani ed una cordicella. Consiste nel formare figure
intrecciando a turno la cordicella intorno alle proprie dita.
Ciascuno
dei partecipanti "ripiglia" il filo dalle mani del
precedente ottenendo un nuovo intreccio; vi sono figure conosciute
che hanno un nome (culla, materasso o graticola, candele) e che si
ottengono per mezzo di mosse definite. In genere, si inizia dalla
culla.
Ah,
la culla! Pare che la culla sia la figura più semplice del
ripiglino, la prima che si impara. Tant'è che cercando su altri siti ho visto che
culla del
gatto
è un altro nome del ripiglino. Il che ci riporta a Cat's
Cradle.
Che è un libro bellissimo. E infatti parla del bokononesimo,
l'unica religione il cui libro sacro incomincia
con una frase che
dovrebbe essere l'incipit di tutti
i libri sacri del mondo: All
of the true things that I am about to tell you are shameless lies,
ovvero “Tutte le cose vere che sto per dirvi sono spudorate bugie”.
Cat's
Cradle
incomincia invece con tre parole che ci ricordano immediatamente Moby
Dick: ma laddove Melville iniziava da Call
me Ishmael
(Chiamatemi
Ismaele), Vonnegut inizia con Call
me Jonah. My parents did, or nearly did. They called me John
(Chiamatemi
Giona. I miei genitori l'hanno fatto, o quasi. Mi hanno chiamato
John). Il che è un inizio meraviglioso.
Ma
posso fare una digressione? Dai, dimmi
di sì!
Grazie.
Farò
una digressione per tornare un istante su quel Call
me Jonah
che per qualsiasi statunitense che abbia frequentato la scuola
dell'obbligo è un po' come Ei
fu. Siccome immobile,
oppure Lasciate
ogni speranza, voi ch'entrate
per noi.
Di
solito Call
me Ishmael è
tradotto come l'ho fatto io, cioè chiamatemi Ismaele. Ma
quella traduzione è tanto letterale quanto inesatta. In realtà se
un americano ti chiede come ti chiami e tu gli rispondi Call
me Pinco Pallino (che
se ti fa piacere puoi anche pronunciare pinko pellàino), quello
capisce due cose: 1) che non vuoi dirgli come ti chiami e 2) che di
sicuro non ti chiami Pinco Pallino. Per cui la traduzione giusta di
Call me
Ishmael
dovrebbe essere “Chiamatemi pure Ismaele”, o “Potete chiamarmi
Ismaele”, o qualsiasi altra formula che sia meno sgarbata di
“Come mi chiamo sono cazzi miei, voi tutt'al più potete chiamarmi
Ismaele, sennò fate pure come il Baglioni e andate fuori dai
coglioni”.
E
dopo questa interessantissima digressione torniamo a Vonnegut.
Cat's
Cradle è
uscito nel 1963, io l'ho letto una decina d'anni dopo. Nel
giro di meno di un mese avevo letto anche i suoi cinque altri romanzi
già pubblicati. Poi, negli anni seguenti, man mano che uscivano, ho
letto gli altri otto, più vari libri di racconti e
cazzeggi vari. Qualcuno devo averlo perso, o prestato a una di quelle
persone che mi fanno rimpiangere che Dio non esista, visto che se
esistesse lo pregherei tutti i giorni di stramaledire quei fetenti
che non restituiscono i libri prestati e di scaraventarli in
fondo
al muscolo sfintere anale esterno di Belzebù.
Aggiungerò
soltanto che tra i personaggi importanti di Cat's
Cradle
ci sono Felix Hoenikker, padre della bomba atomica, una bellissima
ragazza che di nome fa Mona (e
di cognome Aamons Monzano), e
naturalmente Bokonon, fondatore del Bokononesimo,
nato Lionel Boyd Johnson ed ex-studente della London
School of Economics.
Sul
retro della prima edizione tascabile di Cat's
Cradle c'era
scritto:
Cat's Cradle tratta di
scienziati atomici, di brutti americani, di stupende regine del
sesso, di nani vendicatori, di dittatori caraibici, di becchini, di
un modo nuovo di fare l'amore, di ghiaccio-nove, di Bokononesimo,
della fine del mondo.
Detto
questo, se non hai ancora letto Vonnegut e non intendi leggerlo…
Mah...