Facebook è una di quelle cose sulle quali tutti tendono ad avere un opinione. E queste opinioni sono spesso intrise di affettività, andando dal “belllisssimoooo” a “così ti sorvegliano, qualsiasi cosa tu faccia”. Non mi ricordo né quando né perché ho aperto una mia pagina Facebook (Fb per gli intimi...), ma devo dire che, avendo amici e famiglia sparsi su vari continenti, è anche un modo di avere notizie, di mantenere contatti e di essere al corrente di cose che altrimenti sfuggirebbero. Per carità, se sfuggissero non cadrebbe il mondo, siamo d'accordo, però mi ci ritrovo.
Quando dico che ho amici in giro per il mondo non voglio dire che ho “amici” (da mettere sempre rigorosamente tra virgolette) “di Fb”, poiché quelli sono un'altra cosa. Di quelli ne ho un po' più di 300 e molti manco so chi siano: persone che mi hanno chiesto l'”amicizia” e alle quali l'ho data semplicemente per una specie di cortesia elementare. Ce ne sono naturalmente alle quali l'ho rifiutata: fondamentalmente rompiscatole notori, o gente che stimo come puzzole. No, parlo di amici veri, cioè di gente che conosco e con la quale ho, o ho avuto, rapporti diretti.
Ieri sera ho aperto il computer un'ultima volta prima di andare a dormire (in precedenza l'avevo aperto nel pomeriggio) e ho trovato 81 aggiornamenti di stato provenienti da una sola persona. Manco a farlo apposta è una che non conosco e che pare abiti in Nuova Zelanda. Stamattina riapro il computer e trovo una nuova ondata anomala di provenienza australe. Mi sono messo a contare e ho trovato 146 aggiornamenti di stato che quell'"amica" aveva messo su Fb in 15 ore. 146! In media un aggiornamento di stato ogni 6 minuti e 10 secondi per 15 ore di fila!
Ora, oltre a constatare che la persona in questione deve avere una vita ben triste e vuota se per 15 ore di fila si mette a scrivere su Fb ogni 6 minuti e 10 secondi, ho ovviamente deciso di cancellarla dai miei “amici”.
Mi chiederete cos'erano quegli aggiornamenti. In realtà un po' di tutto: una serie di links verso YouTube (canzoni, soprattutto), una citazione di Lao Tzu, altri links verso articoli di giornali, foto e immagini varie da scaricare su internet (disegni, foto di bambini sconosciuti, di coppie che si baciano, di tramonti, di Maria Callas, di aeroplani, di attori, attrici e cantanti) e un'orgia di frasi melense con pretese di profondità, tipo “nulla è più complicato della sincerità”, “ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi”, “sono le donne difficili quelle che hanno più amore da dare”, e perfino “se fisso i miei ricordi sulla carta, è soprattutto perché non si perdano (in me) minuti d’oro, ore che risplendono come soli nel cielo tumultuoso e immenso che è la memoria. Cose che sono anche, come il resto, la mia vita.”. Provate a trovarvi davanti una cosa del genere mentre fate colazione! Vedrete che pane, burro e marmellata vi andranno subito di traverso e che non c'è verso, anche se buttate immediatamente giù una sorsata di té, ormai è troppo tardi, il male è fatto.
“Amici” di Fb che leggete questo post, non esitate: se il social network è per voi un modo di condividere saggezze da cartine dei Baci Perugina, cancellatemi dalle vostre liste, giuro che non mi offenderò. Oltre tutto i Baci Perugina non mi sono mai piaciuti...
Amici che non siete solo “amici” di Fb, ma anche amici nella vita vera, mi fa piacere avere vostre notizie, ma vi assicuro che le (per fortuna) rare volte che anche voi vi lasciate andare a darmi da leggere l'ultima di Confucio non solo non mi rendete più saggio, ma mi provocate un netto e folgorante aumento di acidità intestinale.
Da parte mia prometto, anzi giuro solennemente, che mai e poi mai pubblicherò una "perla di saggezza" su Fb, anche perché già l'espressione "perla di saggezza" mi provoca un'urgente voglia di Maalox.
Detto questo, vado a farmi un caffé.